Quando le pagine dei libri sono una guida ai luoghi: domenica 17 novembre tour letterario a Orta con Čajkovski

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Domenica 17 novembre alle 11,30 è in programma l’appuntamento La frontiera del lago che ci porta nei luoghi che hanno ispirato il romanzo Arrivederci, signor Čajkovskij (Sellerio) di Laura Pariani e Nicola Fantini con una visita guidata e un aperitivo d’autore. Il ritrovo è alle ore 11,30 a Orta san Giulio in piazza Motta, davanti all’imbarcadero. Atmosfera incantata e misteri sullo sfondo del lago d’Orta in una storia corale che si colloca come seguito ideale al precedente romanzo di Nicola Fantini e Laura Pariani, Nostra Signora degli scorpioni: saga di un «piccolo mondo antico» del Novarese. I due autori ci accompagnano nei luoghi della storia che hanno raccontato nell’ultimo loro libro edito da Sellerio ambientato nel 1878 durante uno primi soggiorni italiani del musicista Pëtr Il’ič Čajkovskij che sul lago cerca ispirazione e sollievo per la propria inquietudine. Ma avviene un delitto e un’inspiegabile segregazione di cinque inglesine in una villa dell’isola di San Giulio… Un tour letterario nella storia e nelle curiosità del lago d’Orta. Con aperitivo finale.

 

Orta Novarese, dicembre 1878. In uno dei suoi primi soggiorni italiani Pëtr Il’ič Čajkovskij risiede sul lago Cusio, cercando ispirazione e sollievo per la propria inquietudine. Sull’isola di San Giulio, a poche bracciate dalla riva, soggiorna la ricchissima vedova Nadežda Filaretovna von Meck, mecenate innamorata del compositore con cui ha stretto un singolare contratto: i due non devono frequentarsi né vedersi, ma pur vivendo in case separate si impegnano a scambiarsi ogni giorno lunghe lettere. E questo insolito legame, per gli abitanti del paese è principio di dicerie, forma di mistero. E non è l’unico. L’atmosfera brumosa del lago e il basso continuo delle vite modeste dei suoi abitanti sono sconvolti da un delitto e dall’inspiegabile segregazione di cinque inglesine in una villa dell’isola. Tutti vengono coinvolti: dal medico al vecchissimo banditore, dalle due gemelle canterine alla Marchesa Colombi, dalla veggente al fotografo. Sarà forse l’effetto delle cinque Notti Nere del solstizio d’inverno che – come spiega al compositore russo l’affittacamere colta e emancipata – segnano il momento magico in cui vivi e nonpiù-vivi comunicano. Perfino Čajkovskij ne è toccato: perché gli è stato insegnato che ogni donna uccisa vicino all’acqua si trasforma in una rusalka famelica di sangue maschile. Una storia corale che racconta non solo chi vive nel paesino piemontese, ma anche gli abitatori delle Tenebre-dimezzo, che ogni notte scendono dal cimitero di San Quirico a indagare con curiosità ciò che succede dietro i muri delle vecchie case. Così Arrivederci, signor Čajkovskij si colloca come seguito ideale al precedente romanzo di Fantini e Pariani, Nostra Signora degli scorpioni: saga di un «piccolo mondo antico» del Novarese.

 

Laura Pariani è nata a Busto Arsizio nel 1951 e si è laureata in Filosofia. Ha lavorato nel campo della pittura, del fumetto, del teatro di figura, dedicandosi poi all’insegnamento. Ha collaborato alla sceneggiatura di Così ridevano di Gianni Amelio, Leone d’Oro al Festival di Venezia. Tra i suoi libri La foto di Orta e Piero alla guerra. Con il suo ultimo romanzo, Il gioco di Santa Oca (2019), è stata finalista al premio Campiello. È un romanzo di ribellione e libertà, la storia di un sogno di giustizia e di una donna coraggiosa che sfida le convenzioni del suo tempo. Tutto parte nell’autunno del 1652, quando un pugno di uomini, stanchi di subire le angherie dei nobili e dei soldati che razziano i paesi della brughiera lombarda tra una battaglia e l’altra, si raccolgono intorno a Bonaventura Mangiaterra, un capopopolo che affascina i suoi compagni con la Bella Parola, una versione personale e ribelle delle storie della Bibbia. Un romanzo di frontiera tra Storia e storie, attese e delusioni, condizione femminile e maschile.

Nicola Fantini: nato nel 1962, è scrittore e traduttore dall’inglese e dall’ispanoamericano. Ha lavorato nel campo del reportage in ambito sudamericano e ha scritto opere di narrativa di genere, dalla fantascienza al romanzo gotico. Tra i suoi libri ricordiamo: La setta delle catacombe (2008) e, con Laura Pariani, Nostra Signora degli scorpioni (2014), Che Guevara aveva un gallo (2016) e Arrivederci, signor Čajkovskij (2019).

 

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