Gli incontri con gli scrittori aperti al pubblico dell’edizione 2019 del festival Scrittori&giovani
MARCO MALVALDI GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE
la frontiera del carcere
ore 18, Circolo dei lettori, via Fratelli Rosselli 20, Novara Incontro con Marco Malvaldi, autore di Vento in scatola con Glay Ghammouri (Sellerio)
«Per essere autenticamente liberi occorre conoscere il carcere»
FABIO VOLO MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE
la frontiera dei sentimenti
ore 18,30, Castello, piazza Martiri della Libertà, Novara Incontro con l’autore a partire da Una gran voglia di vivere (Mondadori) a colloquio con Alessandro Barbaglia
Fabio Volo nasce in provincia di Bergamo nel 1972. È speaker radiofonico, attore e conduttore televisivo. Nel 2000 esordisce come scrittore con Esco a fare due passi (Mondadori), romanzo che riscuote immediatamente un grande successo. Tra i suoi libri si ricordano È tutta vita (2015) e Quando tutto inizia (2017). A Novara l’autore presenta Una gran voglia di vivere, la storia di amore di Marco e Anna che sembrava in grado di mantenere le promesse. Ma Marco non riesce a ricordare qual è stata la prima sera in cui non hanno acceso la musica, in cui non hanno aperto il vino. La prima in cui per stanchezza non l’ha accarezzata. Quando la complicità si è trasformata in competizione. Forse l’amore, come le fiamme, ha bisogno di ossigeno e sotto una campana si spegne. Forse, semplicemente, è tutto molto complicato. Il nuovo libro di Fabio Volo è il racconto di una frontiera, fisica e interiore, tra i sentimenti e le persone: una storia in cui ritrovarsi, emozionarsi e capire se esiste, a un certo punto, un modo nuovo di stare insieme.
«Avevamo tutto per essere felici ma non riuscivamo ad esserlo»
AMEDEO BALBI VENERDÌ 22 NOVEMBRE
la frontiera dello spazio
ore 18,30, Circolo dei lettori, via Fratelli Rosselli 20, Novara Incontro con l’autore di L’ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell’universo (Utet)
Amedeo Balbi, nato a Roma nel 1971, si laurea in Fisica ed è attualmente professore presso l’Univer-sità degli studi di Roma Tor Vergata. Si occupa principalmente di cosmologia. È autore di diversi libri divulgativi e di numerosi articoli per quotidiani e periodici. Ha scritto, tra gli altri, per “Le Scienze”, “La Stampa”, per le pagine culturali della “Repubblica” e del “Manifesto”. Nell’ultimo libro Balbi si chiede che cosa sappiamo dell’universo e risponde: «Molto, moltissimo: la sua età, la sua struttura, cosa contiene e come ha fatto a evolvere in uno spazio disseminato di galassie, stelle, pianeti. Solo poco più di un secolo fa non sapevamo quasi nulla di tutto questo». Spingendoci verso le frontiere dello spazio e del tempo, siamo arrivati a confrontarci con questioni che mettono a dura prova i nostri strumenti e i nostri concetti. Là, dove finisce il territorio familiare, oltre l’orizzonte di ciò che sappiamo o possiamo almeno intuire, c’è il buio?
«Tutto quello che serve è cucinato dentro le stelle»
ALESSANDRO MILAN VENERDÌ 22 NOVEMBRE
la frontiera degli affetti
ore 21, foyer del Teatro Coccia, via Fratelli Rosselli 47, Novara Incontro con l’autore di Due milioni di baci (DeA Planeta) in attesa dello spettacolo Ami e Tami di Mátti Kovler con la regia di Marco Iacomelli
Alessandro Milan nasce in provincia di Milano nel 1970. Giornalista, conduce programmi soprattut-to d’inchiesta su diverse emittenti televisive. Nel 2018 ha pubblicato per DeA Planeta il romanzo Mi vivi dentro. Nell’ultimo libro ritroviamo molti dei momenti più belli della vita, segnati dai baci: quel-li ricevuti da nostra mamma, quelli che si sono scambiati i nostri genitori, quelli dati alla donna amata o a chi non c’è più. E a pensarci bene, nei momenti più brutti, quello che è mancato sono proprio i baci, il contatto, la capacità di dirsi: ti voglio bene, ci sono, stringimi forte. Lo stesso vale per Alessandro, che dopo la scomparsa di sua moglie deve fare il papà di due figli quasi adolescenti e capaci di alternare colpi di genio, capricci, momenti di una sofferenza incomunicabile. Stavolta però deve affrontare anche la paura di perdere la propria madre, una paura che riporta a galla ricordi d’infanzia, ferite dimenticate e una lezione che tutto il suo passato sembra gridargli in faccia, regalandogli la salvezza: non bisogna mai smettere di dare baci a chi ci sta accanto.
«Non c’è momento chiave della nostra esistenza che non sia segnato da un bacio»
RENZO CRIVELLI LUNEDÌ 25 NOVEMBRE
la frontiera del tempo
ore 18, Circolo dei lettori, via Fratelli Rosselli 20, Novara Incontro con l’autore di Il fantasma del palazzo e altri racconti (Interlinea) a colloquio con Roberto Tognetti
Renzo Crivelli è nato a Novara nel 1945. Laureato in Lingue e Letterature, si trasferisce per un periodo a studiare in Inghilterra. Tornato in Italia, è professore universitario in diversi atenei e, trasferitosi dopo il 1985 a Trieste, fonda il Centro di studi irlandesi e il Laboratorio James Joyce. Presente e passato s’inseguono in queste storie di frontiera tra sentimenti, mistero, spiritualità e introspezione, in un microcosmo collocato da Novara ai laghi d’Orta e Maggiore fino all’Ossola. In un mondo in cui il passato è sempre in agguato, fanno capolino personaggi di oggi e di ieri, reali e storici, persino mitologici: dalla Sibilla Cumana a Petronio, da fra Dolcino a Cicerone. La memoria riesce a mutare il rapporto fra realtà e sogno, facendo affiorare anche cose che sono state volutamente negate e allontanate da noi.
«Noi siamo quello che siamo stati»
MARTEDÌ 26 NOVEMBRE
la frontiera del doppio
ore 11, ITE Mossotti, viale Curtatone 5, Novara
ore 18, Circolo dei lettori via Fratelli Rosselli 20, Novara Incontro con l’autore di Ma che cosa ho in testa (Utet)
Tim Parks nasce a Londra nel 1954 e dal 1981 vive a Verona. Laureato in lingua e letteratura inglese è scrittore e giornalista. È stato traduttore dall’italiano all’inglese per autori come Alberto Moravia, Italo Calvino e Antonio Tabucchi. Parks si domanda nell’ultimo libro: che cos’è la coscienza e come funziona davvero? Molti filosofi e neuroscienziati credono infatti che l’esperienza sia chiusa ermeti-camente nei nostri crani, una rappresentazione olografica e in fin dei conti inaffida-bile della realtà esterna. Colori, odori, suoni, sensazioni, tutto avverrebbe solo nella nostra testa. Eppure, quando i neuroscienziati tracciano ciò che succede nel cervello, trovano solo miliardi di neuroni che si scambiano impulsi elettrici e rilasciano sostan-ze chimiche. Forse giunti all’ultima pagina non capiremo davvero che cosa sia la coscienza, ma il mondo ci apparirà più reale e vivo che mai.
«L’ottimista ha in comune con il pessimista la predisposizione a guardare verso il futuro, a chiedersi: saranno migliori o peggiori gli anni a venire?»
ANDREA MARCOLONGO SABATO 30 NOVEMBRE
la frontiera delle parole
ore 18, Circolo dei lettori, via Fratelli Rosselli 20, Novara Incontro con l’autrice di Alla fonte delle parole (Mondadori)Nella giornata finale del festival Scrittori&giovani dedicato alle parole degli scrittori e dei libri, scambiati nel bookcrossing gestito dai giovani all’Angolo delle Ore, non può esserci occasione migliore che parlare di un nuovo volume che racconta 99 etimologie di 99 parole per ribellarci alla confusione e al buio che ci travolgono quando rimaniamo muti di fronte al presente: si tratta di 99 parole per ritrovare noi stessi.
Andrea Marcolongo è nata nel 1987, si è laureata in Lettere antiche all’Università di Milano e nella sua vita ha viaggiato molto vivendo in dieci città diverse. Attualmente vive a Sarajevo. Scrive di cultura e libri per “La Stampa”, “D-la Repubblica” e “Il Messaggero”. La lingua geniale. 9 ragioni per amare il greco (Laterza), suo libro d’esordio nel 2016, è stato un caso editoriale con più di centomila copie vendute, tradotto nel mondo. Con Mondadori ha pubblicato nel 2018 il suo secondo libro, La misura eroica, prima dell’ultimo Alla fonte delle parole.
«Senza le parole non faremmo che brancolare scomposti nella con-fusione, incapaci di dire la realtà e ciò che sentiamo. Proprio per questo delle parole dobbiamo avere estrema cura»