Nessuno può volare

Simonetta Agnello Hornby e la ricerca della giustizia

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16 novembre, ore 21,30, Arengo del Broletto, via Rosselli 20, Novara.
Incontro con il pubblico a partire da Nessuno può volare (Feltrinelli) a colloquio con Barbara Cottavoz, interviene George Hornby.

Simonetta Agnello Hornby, palermitana, vive dal 1972 a Londra. Ha esercitato la professione di avvocato specializzato in diritto di famiglia e minori. L’esigenza di difendere i più deboli si è estesa al campo dell’insegnamento quando è stata docente all’Università di Leicester e presidente dello Special Educational Needs and Disability Tribunal. Il suo romanzo d’esordio è La Mennulara, best seller tradotto in 19 lingue. Ha girato un docufilm per laeffe, Nessuno può volare, che è anche il titolo del nuovo libro.

 

 

Nessuno può volare (Feltrinelli): Quando si nasce in una famiglia come quella di Simonetta Agnello Hornby, si cresce con la consapevolezza che si è tutti normali, ma diversi, ognuno con le proprie caratteristiche, talvolta un po’ “strane”. E allora con naturalezza «di un cieco si diceva “non vede bene”, del claudicante “fa fatica a camminare”, dell’obeso “è pesante”, dell’invalido “gli manca una gamba”, dello sciocco “a volte non capisce”, del sordo “con lui bisogna parlare ad alta voce”», senza mai pensare che si trattasse di difetti o menomazioni. Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza di Ninì, sordomuta, della bambinaia Giuliana, zoppa, del padre con una gamba malata, e della pizzuta zia Rosina, cleptomane – quando l’argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché non si deve imbarazzare… E poi naturalmente conosciamo George, il figlio maggiore di Simonetta. Non è facile accettare la malattia di un figlio, eppure è possibile, e la chiave di volta risiede proprio in quel “nessuno può volare”: «Come noi non possiamo volare, così George non avrebbe più potuto camminare: questo non gli avrebbe impedito di godersi la vita in altri modi. Nella vita c’è di più del volare, e forse anche del camminare. Lo avremmo trovato, quel di più». Lo stesso proposito quotidiano ci arriva anche da George – che da quindici anni convive con la sclerosi multipla –, la cui voce si alterna a quella della madre come un controcanto ironico ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli, e forse qualche vantaggio, di chi si muove in carrozzella. Simonetta Agnello Hornby ci porta con sé in un viaggio dalla Sicilia ai parchi di Londra, attraverso le bellezze artistiche dell’Italia. Un viaggio che è anche – soprattutto – un volo al di sopra di pregiudizi e luoghi comuni, per consegnarci, insieme a molte storie toccanti, uno sguardo nuovo. Più libero.

«La contentezza bisogna cercarla, costruirla pietra su pietra, con quelle pietre che si trovano, come se fosse una casa»