poesia

Parole giovani: “Inseguendo la notte”

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La passione per la lettura e la scrittura non si è mai fermata per gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Statale G. Bonfantini di Novara, neanche in tempi di Coronavirus, lontani dalle aule durante il lockdown.
Pubblichiamo di seguito il progetto di scrittura Inseguendo la notte, coordinato da Angela Panigoni, appassionata professoressa di lettere che da diversi anni segue anche la collaborazione dell’istituto con il Festival Scrittori&giovani.

Premessa

Le pagine che state per leggere nascono da giornate trascorse con i miei studenti, dedicate alla poesia e al fascino arcano della parola “notte”, che ha straordinariamente parlato alle loro giovani menti così irrequiete e sognanti. Da qui l’idea di costruire un primo percorso dal titolo “Inseguendo la notte”, dove si mescolano versi antichi e appena nati in un’alchimia creativa inaspettata.  Segue poi un secondo itinerario, “Paesaggi dell’anima”, in cui visioni di una terra estrema, come l’Islanda, sono diventate narrazioni dello spirito, proiezioni di pensiero emozionale allo stato puro, dai colori intensi e fantastici.

Angela Panigoni

INSEGUENDO LA NOTTE
(primo percorso)

Illustrazione di Lara Tassini “La notte”

Nella notte prendono forma le nostre più strane fantasie, scorrono immagini confuse, riappaiono fantasmi del passato e visioni profetiche.
Perduti nei nostri sogni viviamo emozioni uniche, di cui spesso non abbiamo memoria, all’apparire del giorno.
Dal fascino della notte è nata questa avventura, tra frammenti di versi di grandi poeti, che ci hanno ispirato a tal punto da crearne altri, per riscaldare la notte con le nostre parole.

Angela Panigoni

*

Nella notte lunghe tenebre
calano sull’universo
e mentre dormi
i segreti, dentro al tuo cuore,
si rivelano alla notte stellata
e in quel momento
la terra sembra un paese più civile.

Solo chi vive di notte
può vivere l’avventura
di una rinnovata felicità.

Giulia Todaro

*

Seduta in solitario
su di una collina,
sotto un albero,
ai piedi, la città.

È bella, di notte, la città,
c’è pericolo, ma anche libertà.

È silenziosa, di notte, la città
e mentre tutto tace,
mi preparo alla vita.

Greta Buratto


*
Un’afflitta solitudine pervade
il mio animo
ed è quella stessa solitudine
che mi fa vagare con i miei pensieri
in cerca del senso della vita.

Oh superba notte,
tu illumini il mio cammino,
i miei sogni sono tuoi,
perché tu e solo tu
mi fai sognare.

Oh falce di luna,
tu che vivi nella notte consolami.

Io che piango di disperazione
mi attacco alla vita,
perché è l’unica cosa che mi rimane,
mi perdo in oceanici silenzi
a pensare che tutto andrà meglio un giorno,
sperando che quel giorno sia vicino.

Tremano azzurri gli astri
in lontananza,
la notte esala gli ultimi profumi
e il silenzio svanisce.

La mia vista rimane incantata
da quel bagliore del sole nascente
e un sogno felice si riaffaccia…
… che il giorno passi in fretta
e che venga di nuovo la notte
con la sua pace.

Christian Vincenti

*

C’è chi fugge questo reo tempo,
tentando di rimanere attaccato
alla vita,
mentre il popolo dei vivi s’addorme
e una falce di luna calante
raccoglie messe di sogni.

C’è chi cerca l’assoluzione
in un pianto di stelle.
tutt’intorno oceanici silenzi
e nella buia angoscia…
Il nulla eterno.

Michele Poletti

*

Cerco solo la notte,
perché amo la sua ora silente,
quando alte le stelle brillano
di misteri.

Mi piace sentire la notte immensa.

Nell’oblio dei miei sogni
Sono apparse farfalle crepuscolari
e fiori notturni.

Notti lucenti di sogni felici,
che sembrano stelle in corsa …
verso l’ignoto futuro.

Riccardo Lazzarini


*

Superba è la notte,
par d’oro,
quando svaniscono gli ultimi timori.

Sono apparse le farfalle crepuscolari
Sui fiori notturni.

La notte pare un sogno felice,
immerso in oceanici silenzi
tra pigolii di stelle.

Nell’attesa di un’alba nuova,
sulla città dormiente.

Matteo Ressia

*

Nella notte più remota
mi appare una visione incantata
dopo il suono dell’ultima nota.

Mentre tutta la città dorme,
sono rapito dall’eco delle tue parole
riflesse nei miei sogni.

Tra oceanici silenzi,
penso a te
e questo poema ti scrivo.

La notte sperde le lontananze
e nelle segrete vie del mio cuore
tu resterai sempre.

Giovanni Sacchi

*

Cara Notte,
vagar mi fai coi miei pensieri,

in oceanici silenzi,
tra azzurri astri in lontananza.

Tu custode dei miei sogni…
a te, ancora una volta, mi arrendo
alle tue dorate illusioni.

Marco Castelli

*

Alte e lontane le stelle
serbano oscuri misteri,
al popolo dei dormienti,
Immerso nelle ombre della notte.

Melodie Astemio

*

Amo le notti lucenti,
tra oceanici silenzi
i miei pensieri vagano nel buio.

Inquiete ombre calano sulle anime
che non hanno ancora trovato
un luogo da abitare.

E, mentre la città si addormenta,
la mia anima libera
si getta all’avventura.

Manuel Gnemmi

*

Nelle notti stellate
amo stare distesa
sotto la volta celeste

e perdermi
nello scintillamento astrale
tra fiori notturni
e farfalle crepuscolari,
nell’oblio di antichi profumi.

Abito sola la paura
di questo infinito silenzio,
attaccata alla vita
come non mai.

Arianna Raviele

*

In segreto, di notte,
tornano i sogni
tra le stelle solitarie,
e si esala non so che felicità
nuova.

E mi dicono dormi,
mi cantano dormi,
sussurrano…
dormi e preparati alla vita.

Andrea Foddis

*

Notte stellata, silenziosa, superba,
con te sogno il mio futuro.

Che ne sarà di me?

Mille pensieri si accumulano
nella mia testa.

Vorrei che nessun pericolo
incombesse su di me.

Trovo conforto nel buio
della notte,
girovagando nella città
che dorme.

Stefano Mazzola

*

Abitare la notte,
smarrirsi nei suoi oceanici silenzi,
tra sogni incantati.

Nel buio pensieri solitari
bisbigliano freddi presagi
di cieli senza stelle,
fluttuanti visioni,
in una nebbia
che tutto confonde.

Simone Leonardi

*

Nella notte stellata
prendono vita i miei sogni
leggeri come farfalle crepuscolari
nell’ora silente.

Mentre il popolo dei vivi
s’addormenta,
pochi vegliano
liberi verso l’avventura.

Matteo Tombolato

*

Il cielo è pieno di stelle,
luminosi fiori notturni sfavillano.

Solo, sotto il concavo cielo,
abito i miei sogni…

Desideri inespressi,
nell’ora silente della notte.

Matteo Stagnoli

*

Ed io solo e pensoso rimango lì,
disteso sotto le stelle
a vagare tra spazi siderali,
attratto dagli incanti lunari,
errare, tra le stelle, in una stella.

Roberto Vecchio

*
Distesa sotto il cielo stellato,
tremano azzurri gli astri
in lontananza.

Pensi a me, lo so,
la distanza è solo un numero,
chiudendo gli occhi,
il profumo dei fiori notturni
mi pervade,
si fa assordante il pigolio di stelle,
pensi a me, lo so,
in queste notti lucenti.

Viola Prisco

PAESAGGI DELL’ANIMA
(secondo percorso)

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Geografie dell’anima, tra cielo e terra, sconfinando liberamente nel
mare delle emozioni, per ritrovarsi e ricomporsi negli elementi di
una natura primigenia.

Angela Panigoni

Iceland

Mi ritrovo qui da solo,
in questo vuoto silente.
Su queste lastre prendo il volo,
perso nella mia mente.
La luna emerge nell’oscurità,
non creando alcuna felicità.

Riccardo Lazzarini

*
Divagazioni…

L’acqua scorre veloce e impetuosa,
la natura è in silenzio
per udire quella dolce melodia.
Quella terra, portatrice di miti e leggende,
per chi sa ascoltare,
racconta segreti e vicende,
paradiso di misteri…
Qui i più oscuri pensieri risplendono.
Terra donatrice di miracoli
per chi sa chiudere gli occhi
e accendere il cuore.

Giulia Todaro

*

Lui

Su un soffice manto nevoso
sorge immenso e maestoso,
aggregato di rocce antiche,
sovrasta l’infinita piana.

Oggetto di miti e di leggende,
di lui parla la gente,
dimora di un immenso gigante
e della pietra da cui discende.

Giovanni Sacchi

*

Equilibri provvisori

Ombra luce
guerra pace
bene male
opposti in conflitto
uniti
da un sottilissimo filo
perché soli non potrebbero esistere.

Michele Poletti

*

L’immensa felicità

La felicità, a volte, è dove c’è la solitudine.
Dove non c’è nessuno a fare rumore,
dove c’è il sole a illuminare
e a rallegrare i tuoi pensieri…
“Non restare piccolo, diventa grande e maestoso
come l’oceano.”

Stefano Mazzola

*

Legame sottile

E ora son lì,
sospeso tra morte e vita,
mai stato vicino così
ed una cosa che pare finita.
Tutt’intorno tace,
sorretto da quel filo solo,
che è più che audace
a tenermi lontano da quel lungo volo.

Simone Leonardi

*

Acqua

Acqua,
libera e leggera,
scorri calma tra le rocce,
scendi elegante con le tue cascate,
raggiungi leggiadra
il tuo dolce mare.
Ed io rimango a bocca aperta
davanti a tanta bellezza.

Greta Buratto

*

Sole di brughiera

È in questo cuore ghiacciato che mi fermo
e non riesco ad andare avanti,
uno spiraglio di luce mi chiama,
ma questo freddo mi ha bloccato.

Andrea Foddis

*

Acque selvagge

Le acque del fiume si scontrano in mezzo alle rocce,
con una fortissima potenza,
e a gran velocità.
il colore grigio perlato delle rocce
riflette nell’acqua
uno specchio di tranquillità.
Il profumo dell’acqua gelata
si dissolve nella serenità dell’attimo.

Matteo Stagnoli

*

Aurora boreale

Aurora boreale,
un momento di pace,
dove tutto tace…
Il sole sorge,
il freddo preme…
La sua Bellezza stupisce.

Marco Castelli

*

Confine

Verde è la vita,
rosso è il pericolo,
ma è anche quello che cercano molti.

Il confine
tra due opposte emozioni
è così fine che sembra inesistente.

Un ponte immaginario
unisce due significati…
Troppo instabile,
per studiarli a fondo.

Dal basso in ogni caso
si deve partire
per raggiungere una vetta
non ancora esplorata.

Ci si guarda intorno
e si vede un mondo
diviso a metà,
una parte cade e l’altra risale.

Tra burroni e ossidiane
un’alta montagna
attende un futuro incerto e difficile.

Lorenzo Toscani

*

Ghiaccio

Ghiaccio, freddo come la notte,
terribile come un mondo
immerso nel vuoto.
Dai colori, a volte spaventosi,
a volte stupendi.
Ghiaccio pericoloso,
suggestivo, meraviglioso,
come una creatura dolce
che all’improvviso attacca
con tutta la sua forza.
Ghiaccio, dominatore di terre infinite.

Matteo Ressia

*

Visioni

Lieve collina
siamo noi ragazzi,
con le nostre ambizioni,
i sogni
e la voglia di crescere,
fino a toccare le nuvole.

Grande roccia spigolosa
siamo sempre noi,
non più ragazzi ormai,
è passato del tempo,
le nostre ambizioni
sono calate
e toccare le nuvole
sembra pressoché impossibile.

Davanti a noi,
ancora un lungo cammino,
sempre a testa alta
e senza mai voltarsi indietro.

Viola Prisco

*

Orizzonte

Viviamo tutti sotto lo stesso cielo,
ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte,
là dove cielo e mare
si congiungono,
l’infinito si apre,
ma pare irraggiungibile,
riflesso divino dell’immensità
nelle acque del mare.

Quel mare così infinito ed umile
da prostrarsi ai nostri piedi,
senza perdere mai la sua grandezza,
così vicino da poterlo
addirittura toccare.

Come si fa a spiegare il mare
a chi lo guarda e vede solo acqua…
Il mare è una culla azzurra,
con soffitti di cielo,
la sua vista non ha prezzo,
perché ha la stessa intensità
di una rinascita.

Christian Vincenti

*

Silenzi al tramonto

Cielo e sabbia
silenzio e tranquillità
pace e calma
ghiaccio e acqua
bellezza e felicità
gioia dell’anima.
Fuori sembro calma,
come un mare senza onde,
ma dentro sono fredda,
fredda come il ghiaccio
che ho dentro i miei pensieri.

Melodie Astemio

*

Oceano

Onde blu
Mare mosso e profondo
Come i sentimenti più nascosti
Scogli emergono come emozioni
Che dentro non riusciamo a tenerci.

Arianna Raviele

Testi consultati

(primo percorso)

Bronte A. Notte
Caproni G. Perch’io
D’Annunzio G. O falce di luna calante
De Luca E. Il giorno prima della felicità
Eliot T.S. Rapsodia su una notte d’inverno
Foscolo U. Alla sera
Lasker Schüler E. In segreto, di notte
Merini A. Superba è la notte
Neruda P. Posso scrivere I versi più tristi stanotte
Pascoli G. X agosto
Pascoli G. Il gelsomino notturno
Pascoli G. La mia sera
Pavese C. Anche la notte ti somiglia
Ungaretti G. O notte
Ungaretti G. Veglia

(secondo percorso)

Lupidi M. Islanda. Tra cielo e terra, ed. Sassi, Vicenza 2017

Franco Buffoni e i giovani poeti

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Domenica 19 novembre, ore 12,30, Fondazione Adolfo Pini, corso Garibaldi 2, Milano.
“Lyra giovani: una nuova generazione di poeti”, con Franco Buffoni che presenta l’esordio di Marco Corsi (Pronomi personali) e Maddalena Bergamin (L’ultima volta in Italia).

Franco Buffoni, uno dei maggiori poeti e traduttori italiani, è noto anche come talent scout nel campo della poesia e quest’anno inaugura una nuova collana “Lyra giovani” presso Interlinea lanciando le voci di Marco Corsi con Pronomi personali e di Maddalena Bergamin con L’ultima volta in Italia: appena trentenni, sono stati scelti per iniziare questo nuovo progetto editoriale.

 

 

 

 

L’ultima volta in Italia (Intelinea): «Chi ha detto che questo è il paese / del mare non sa delle nostre giornate / su tangenziali padane, della periferia / latina malmessa e delle grigie ore / che ci separano dalla vista del sole» scrive Maddalena Bergamin, giovane talento della parola, con uno sguardo lucido di «occhi che bruciano». L’autrice, che vive a Parigi, racconta in versi le stagioni, la vita e le passioni, tra attese e delusioni, con freschezza e originalità attraverso una «parola / che si ritorce e che cade / sui vetri rotti». È un libro su un’Italia personale, lontana e interiore.

Pronomi personali (Interlinea): Una promessa della poesia italiana secondo Franco Buffoni. In questa raccolta, che inaugura la serie “Lyra giovani”, i “pronomi” del titolo sono le immagini che ci avvolgono e che sono “personali” perché c’è la necessità di un soggetto forte, un “io” che vorrebbe diventare un io di tutti. Marco Corsi cerca di mettere insieme, con le parole, una piccola “ragione emotiva”, tra razionalità e ferita sentimentale, per permettere il passaggio a una dimensione più ampia di significato e di esistenza: «Lavoriamo per giorni sopra le parole; da giorni lavoriamo silenziosi intorno al nero. […] disegniamo immagini nere e silenziose. Lavoriamo di silenzio e di nero. Un nero che sembra la notte».