siate ribelli praticate gentilezza

Concorso Booktrailer, svelati in vincitori! La premiazione in Biblioteca questo giovedì

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Sono stati svelati i vincitori del concorso Booktrailer di Scrittori&giovani:

Una mutevole verità (di Gianrico Carofiglio, pubblicato da Einaudi Editore), realizzato dalla classe 5° B AFM dell’ITE O.F. Mossotti
Siate ribelli, praticate gentilezza (di Saverio Tommasi, pubblicato da Sperling & Kupfer), realizzato dalla classe 4° MDB dell’ Istituto Nervi – sede associata IPSIA Bellini
Venere privata (di Giorgio Scerbanenco, pubblicato da Garzanti Libri), realizzato dai ragazzi della 2° C dell’ITE O.F. Mossotti

La premiazione avverrà alle 17,30 del prossimo 3 maggio presso la Biblioteca Civica Carlo Negroni (https://www.facebook.com/events/1122203381252597/). Il montepremi complessivo è di 600 euro, con 250 euro previsti per il primo classificato, 150 euro per il secondo e 100 euro per il terzo, più 100 ulteriori euro destinati al video che ha ottenuto più like sulla nostra pagina Facebook (https://www.facebook.com/festivalScrittoriegiovani/).

Saverio Tommasi e la ricerca della paternità

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Lunedì 20 novembre, ore 11, Istituto Professionale Bellini, via Liguria 5, Novara.
Incontro con i giovani a partire da Siate ribelli, praticate gentilezza (Sperling&Kupfer).

Lunedì 20 novembre, ore 18, Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, Novara.
Incontro con l’autore, a colloquio con Barbara Bozzola, in diretta streaming.

Saverio Tommasi, nato a Firenze nel 1979, è un attore, scrittore, blogger e documentarista freelance. Nel 2004 ha fondato una compagnia di teatro alla quale ha dato il suo nome. Nel suo ultimo romanzo racconta se stesso alle proprie figlie con grande spontaneità e affrontando i temi che più gli stanno a cuore: la tolleranza, i diritti dei più deboli, la lotta per l’uguaglianza, la denuncia di qualunque forma di razzismo e i pericoli della rete.

 

Siate ribelli, praticate gentilezza (Sperling&Kupfer): «Un pilota perde un secondo a giro a ogni figlio che gli nasce» diceva Enzo Ferrari. È una frase bellissima. Significa capire che c’è qualcosa di più importante fuori da sé, e che quando ti nasce un figlio il successo non si misura più con i traguardi con cui l’hai misurato fino a quel momento. I figli sono l’occasione che ti regala la vita di guardarti allo specchio. Tutto quello che sei, quello in cui credi, quello per cui lotti non sono più solo il tuo modo di stare al mondo, ma si caricano di una nuova responsabilità. Da quando sono arrivate Caterina e Margherita (quattro anni e due scarsi), per Saverio raccontare storie con immagini e parole non è più solo un modo per fare il proprio lavoro. È gettare sul mondo uno sguardo che sarà, almeno inizialmente, anche il loro, è fare scelte di cui a loro più che a chiunque altro dovrà rendere conto.

«Crescete pure ma rimanete piccole, figlie mie. Fate dispetto a chi vi vorrebbe senza sogni pericolosi»